Ultima modifica: 15 aprile 2015

Buone Prassi

 

A. PROTOCOLLO DI INCLUSIONE PER ALUNNI CON DISABILITA’ (L.104/92)

 La normativa, dapprima  con la Legge n.517/77, successivamente con la L.104/92,  poi ancora con la 170/10  e recentemente, con la C.M. n.8 /2013, sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano varie tipologie di difficoltà e di svantaggio ad avere un pieno ed effettivo accesso agli apprendimenti.

 L’attenzione viene estesa ai bisogni educativi speciali nella loro totalità, andando oltre la disabilità, per abbracciare il campo dei disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento ed includendo lo svantaggio sociale – culturale – e le difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri.

 I conseguenti interventi educativi si articolano con modalità personalizzata e/o  individualizzata, intesa come riconoscimento delle differenze individuali e diversificazione delle mete formative volte a favorire la promozione delle potenzialità di ciascuno.

 Per garantire un successo formativo per tutti questi alunni sono necessarie buone pratiche inclusive che assumano un approccio decisamente educativo, in una prospettiva bio–psico-sociale e non medicalizzante.

     Pratiche inclusive

  •  tendere all’incremento di sviluppo e al successo formativo di ciascun alunno con bisogni educativi speciali, in ogni singola area o in alcune aree del Piano Educativo Personalizzato;
  • monitorare, accompagnare e facilitare il passaggio di ogni alunno/a  da un ordine scolastico all’altro;
  • facilitare la collaborazione e sinergia fra tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo in funzione di una corretta e costruttiva Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, in particolar modo quelli con disabilità;
  • avere un insegnante che faccia da referente di Istituto per gli insegnanti in merito al percorso di inclusione degli alunni/e con disabilità;
  • avere un insegnante che faccia da referente di Istituto per i genitori che abbisognano di chiarimenti  o informazioni o suggerimenti  inerenti  il percorso di inclusione degli alunni/e con disabilità;
  • ascoltare, accompagnare, facilitare e monitorare  nuove segnalazioni  di  alunni/e  con disabilità, sia con gli insegnanti che con i genitori;
  • monitorare le certificazioni: nuove, riconferme e rinnovi per cambio di ordine scolastico;
  • promuovere e condurre  incontri  con i componenti del Gruppo di Lavoro di Inclusione;
  • promuovere e condurre  incontri  con i componenti del Gruppo di Lavoro di Inclusione Operativo;
  • promuovere, realizzare e sostenere “ I laboratori come mediatori per l’inclusione”, promossi dalla rete CTI VR OVEST in collaborazione con  il personale dell’ULSS 20;
  • promuovere, realizzare e sostenere  nuove reti di collaborazione con le diverse agenzie educative e riabilitative presenti sul territorio, e consolidare quelle già esistenti;
  • promuovere, facilitare,  favorire e monitorare gli incontri con gli specialisti che hanno la presa in carico degli alunni/e diversamente abili;
  • costruire una “collaborazione e sinergia” fra insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno,  collaboratori scolastici, specialisti, operatori socio – sanitari e operatori sanitari che hanno la “presa in carico” dell’alunno con bisogni educativi speciali;
  • mediare i momenti di “criticità” fra le varie agenzie educative e la scuola, fra gli specialisti e gli insegnanti, fra la famiglia e gli insegnanti, fra gli insegnanti curriculari e di sostegno;
  • facilitare e favorire lo scambio di informazioni ed opinioni fra scuola e famiglia;
  • promuovere e realizzare prove compensative per gli alunni che devono affrontare i momenti di valutazione stabiliti dalla normativa vigente;
  • promuovere la partecipazioni degli alunni/e diversamente abili alle prove di valutazione nazionale: INVALSI, con le modalità più consone alle reali capacità degli/le alunni/e con disabilità;
  • ricercare sul mercato ed acquistare sussidi e strumenti didattici per l’inclusione scolastica,  sia in formato tridimensionale che digitale.

 

B.  PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E PROCEDURE PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DI SEGUITO DSA)  E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI  (DI  SEGUITO BES)

B.1  PRATICHE DSA

  1. Acquisizione agli atti della segreteria della diagnosi.
  2. Comunicazione diagnosi al referente d’Istituto e al coordinatore di classe per la predisposizione del PDP.
  3. Restituzione da parte del referente DSA dei PDP predisposti dal coordinatore di classe compilati a cura dei docenti (dopo l’incontro con i genitori/eventuali specialisti – elaborazione e stesura del progetto educativo- incontri periodici con i genitori /specialisti) firmati dagli stessi, dai genitori e dalla referente, alla segreteria per la firma da parte del dirigente.
  4. Produzione della segreteria di una copia per i genitori e di una per i coordinatori, su richiesta
  5. Inserimento dei PDP in originale e firmati in una cartella agli atti in segreteria.
  6. Restituzione dalla segreteria tramite l’insegnante referente della copia per i genitori
  7. Consegna ai coordinatori di classe dei PDP per l’inoltro alla famiglia interessata (modulo di consegna )
  8. Restituzione alla segreteria a fine anno scolastico della copia (se) in possesso del coordinatore per lo svolgimento delle attività didattiche

 B.2  PRATICHE BES

  1. Individuazione alunni con Bisogni Educativi Speciali da parte dei consigli di classe
  2. Definizione dei bisogni educativi e didattici nelle differenti discipline
  3. Elaborazione di un piano di intervento formalizzato e condiviso tra insegnanti
  4. Condivisione con i genitori del piano di intervento e contatti periodici per un confronto
  5. Collaborazione con enti ed associazioni territoriali attraverso progettazione comune
  1. Didattica inclusiva, personalizzata ed individualizzata
  2. Monitoraggio in itinere, intermedio e finale

B.3  Dal punto di vista didattico -educativo

  1. Presa in carico degli alunni con DSA e BES  da parte dei consigli di classe
  2. Definizione dei bisogni educativi didattici nelle differenti discipline
  3. Elaborazione di un piano di intervento formalizzato e condiviso tra insegnanti
  4. Condivisione con i genitori del piano di intervento e contatti periodici per un confronto
  5. Confronto/collaborazione con USL e/o eventuali operatori extrascolastici
  6. Didattica Inclusiva, personalizzata ed individualizzata
  7. Monitoraggio in itinere, intermedio e finale
  8. Collaborazione con enti ed associazioni territoriali attraverso progettazione comune

 

C. SINTESI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER FAMIGLIE E ALUNNI NON ITALOFONI

OBIETTIVI: stabilire una prassi operativa per l’inserimento scolastico ed un canale di comunicazione tra Famiglie straniere/Scuola/Istituzioni attraverso: l’organizzazione della scuola (individuazione delle competenze della Segreteria e del responsabile per l’Intercultura), una regolamentazione chiara dei compiti e delle fasi di lavoro, l’integrazione degli interventi scolastici con quelli offerti dalla rete di scuole e dai servizi del territorio, la collaborazione di tutto il personale dell’Istituto.

ISCRIZIONE:  per l’iscrizione di alunni stranieri nei tempi previsti (Gennaio/mesi estivi), si terrà conto dei criteri contenuti nel paragrafo “L’inserimento in classe” del Protocollo di Accoglienza. Nel caso di iscrizione in corso d’anno il Protocollo prevede: la compilazione della domanda di iscrizione con l’assistenza del personale di Segreteria, uno o più colloqui informativi tra la Famiglia ed il Docente responsabile per l’Intercultura, l’attesa di qualche giorno in vista dell’inserimento in classe. Nello specifico la Segreteria: informa la famiglia su orari e calendario scolastico; consegna la cedola libraria o le informazioni necessarie per l’acquisizione dei libri in comodato d’uso; informa della nuova iscrizione il D.S. e la Funzione strumentale dell’Intercultura; fissa un incontro tra quest’ultima e la famiglia

PRIMO INCONTRO CON LA FAMIGLIA: a cura del Responsabile per l’Intercultura, è importante stabilire un primo contatto con la Famiglia ed attivare l’accoglienza; fornire informazioni sul sistema scolastico italiano e sull’organizzazione del nostro Istituto; reperire informazioni sul percorso di studi eventualmente intrapreso dall’alunno, sui suoi risultati scolastici; sulla composizione della famiglia e i suoi progetti educativi.

Nello specifico la FUNZIONE STRUMENTALE : incontra i genitori e l’alunno prima della frequenza scolastica; dà, se necessario, ulteriori informazioni di tipo organizzativo;  sostiene i genitori nella compilazione della modulistica; si informa sul percorso scolastico pregresso e sulle esigenze di alunno e famiglia. Se l’iscrizione avviene in corso d’anno, la FS si confronta con i docenti delle classi parallele per definire quale sezione possa essere atta all’inserimento del nuovo alunno che avverrà entro una settimana dalla data del colloquio.

Le informazioni ricevute saranno messe a disposizione dei docenti che ospiteranno l’alunno.

INSERIMENTO IN CLASSE. Criteri per l’assegnazione alla classe: i minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica (art.45 DPR 31/08/’99), salvo che il Collegio Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno; b) dell’accertamento di competenze e abilità dell’alunno.(Per la verifica delle competenze ed abilità, si può prevedere che l’alunno venga “temporaneamente” accolto nella classe di appartenenza, in modo che possa subito entrare in contatto con il gruppo dei pari.Una frequenza di due/tre settimane dovrebbe essere sufficiente, ai docenti, per confermare l’alunno all’interno di quella classe oppure destinarlo ad un altro livello. Ovviamente tale meccanismo va preventivamente prospettato e discusso con la Famiglia dell’alunno stesso); c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno, evitando: la concentrazione di alunni stranieri in poche classi, la concentrazione per Paese di provenienza, la presenza di fratelli o parenti nella stessa classe.

Per quanto riguarda alunni provenienti dall’estero, che chiedono l’iscrizione al terzo anno della scuola secondaria di primo grado, è opportuno iscrivere l’alunno alla classe precedente per permettergli un percorso continuativo che lo porti a competenze minime adeguate ad affrontare l’esame di Stato e l’iscrizione alla scuola successiva.

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA: sulla base delle informazioni ricevute, della conoscenza dell’alunno e delle sue abilità, i docenti predisporranno un percorso individualizzato, che consentirà anche la valutazione finale con un criterio adeguato.

Nello specifico i DOCENTI DI CLASSE: ricevono le informazioni dalla FS e le condividono con i colleghi; comunicano il nuovo arrivo agli alunni e preparano l’accoglienza; organizzano un incontro con la famiglia; valutano quali testi far adottare al nuovo arrivato (soprattutto nella scuola secondaria di primo grado).

ATTIVITA’ DI ALFABETIZZAZIONE:  in eventuale insufficienza di risorse finanziarie statali (art.9 C.C.N.L. da attuarsi in orario extracurricolare per i docenti e preferibilmente anche per gli alunni ),le attività di insegnamento della lingua italiana come L2 saranno affidate al personale volontario (Caritas, Cestim).

MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE: sarà premura dell’Istituzione scolastica quando possibile, in base alle risorse economiche ed umane disponibili, richiedere, secondo necessità, la presenza di mediatori linguistico-culturali per i colloqui con le Famiglie o altre attività con gli alunni.

 

D. PROTOCOLLO DI CONTINUITÁ

  • NIDO – INFANZIA
  • INFANZIA – PRIMARIA
  • PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

FINALITÁ:

  • Accompagnare e seguire gli alunni nel percorso scolastico, comunicando e diffondendo l’integrazione, la socializzazione e l’orientamento dell’alunno con momenti di confronto e progettazione condivisi.

ATTIVITÁ:

Gli insegnanti si incontreranno con date programmate per un passaggio d’informazioni precise e dettagliate in due momenti dell’anno scolastico:

  • nei primi giorni di giugno si effettueranno degli incontri tra docenti per il passaggio d’informazioni utili all’organizzazione dei gruppi classe per l’anno scolastico successivo;
  • ad anno scolastico avviato, quando le docenti hanno già avuto un primo approccio con i nuovi alunni, le insegnanti dei tre ordini di scuola si incontreranno per meglio definire e approfondire quanto precedentemente comunicato.

Gli insegnanti incontreranno i genitori degli alunni nuovi iscritti nei primi giorni dei settembre per:

     –  Scuola dell’Infanzia: organizzare l’inserimento scaglionato degli alunni (ambientamento)  per poter meglio seguirli, illustrazione del corredo utile per l’inizio della scuola; 

Per essere accompagnati nel percorso scolastico saranno molto importanti i momenti d’incontro tra gli alunni dei vari ordini di scuola:

  • Il periodo natalizio offrirà l’opportunità di verticalizzare la programmazione progettuale, preparando nelle scuole di ogni grado dei biglietti augurali con all’interno l’invito per la giornata dell’OPEN DAY. In questa occasione i bambini dalla Scuola dell’Infanzia si recheranno all’Asilo Nido, i bambini delle classi prime della Scuola Primaria alle Scuole dell’Infanzia e quelli delle classi quinte alla scuola media. Questi ultimi avranno la possibilità di conoscere la loro futura scuola, attraverso l’esperienza presentata a loro dai ragazzi di terza media;.
  • nei mesi di ottobre/novembre i ragazzi delle classi terze o quarte della primaria proporranno la lettura animata di un libro ai bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia;
  • al termine dell’anno scolastico i bambini dei cinque anni della scuola dell’Infanzia si recheranno alla scuola primaria per conoscere l’ambiente che li accoglierà a settembre. Nell’attività proposta verranno coinvolti anche gli alunni delle classi quinte che organizzeranno un momento di intrattenimento e prepareranno un piccolo manufatto a ricordo della giornata e della tematica trattata.
  • nei mesi di febbraio/marzo/aprile, i ragazzi delle classi quinte della primaria e delle classi prime della scuola secondaria si confronteranno sul contenuto di un libro letto nelle rispettive classi;
  • questi momenti saranno allietati da un piccolo rinfresco organizzato dalla scuola che accoglie.

Per quanto riguarda gli alunni della scuola secondaria di I grado, avranno la possibilità di aderire a:

-     JOB ORIENTA, SALONE DELL’ORIENTAMENTO – ARSENALE, GEO-ORIENTIAMOCI…, svolgendo i vari laboratori proposti;

-     corsi presentati dal COSP o altri enti predisposti (se non a titolo gratuito, solo in presenza di finanziamento da parte dei genitori);

Potranno inoltre confrontarsi con alunni che stanno vivendo o hanno vissuto la realtà scolastica che li interessa recandosi  in alcune scuole superiori o facendo intervenire direttamente a scuola ex alunni.  

A ricordo di ciascun ordine di scuola ad ogni alunno verrà donato un diploma o un biglietto, corredato di foto, per cadenzare in modo tangibile il loro percorso educativo.

 

 

 

                

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